Per la prima volta è stato confermato che sulla superficie di un asteroide è presente del ghiaccio d’acqua

Per la prima volta è stato confermato che sulla superficie di un asteroide è presente del ghiaccio d’acqua.

Una lunga serie di osservazioni spettroscopiche dell’asteroide (24) Themis, effettuate con il telescopio infrarosso IRTF (InfraRed Telescope Facility) della NASA presso l’osservatorio di Mauna Kea (Hawaii), mostrano chiaramente una consistente abbondanza di ghiaccio d’acqua e di idrocarburi aromatici policiclici, come il metilene (CH2) e il gruppo metilico CH3, distribuiti su diverse parti della superficie di questo piccolo pianeta che orbita tra Marte e Giove.

Themis con i suoi circa 160 km di diametro è uno dei più grandi asteroidi appartenenti alla Fascia Principale e fu scoperto nel 1853

La distanza media dell’asteroide dal Sole è pari a circa 3,2 volte quella che separa la Terra dalla nostra stella e, alle temperature che vengono raggiunte dalla superficie esposta all’irraggiamento solare, il ghiaccio d’acqua presente sul suolo di Themis dovrebbe vaporizzare in tempi relativamente brevi. Ciò sta a significare che deve esistere un meccanismo che rifornisce di ghiaccio la superficie dell’asteroide, forse proveniente da depositi di acqua ghiacciata presenti nel sottosuolo. Una possibilità è quella che il ghiaccio sia presente a diversi metri di profondità e trova la sua strada verso la sua superficie quando questa viene bombardata da piccoli corpi cosmici. Il ghiaccio sotterrano, infatti, può persistere per miliardi di anni se le temperature sono inferiori a circa -130 °C e le temperature del sottosuolo di Themis sono grosso modo queste.

La presenza di ghiaccio d’acqua su Themis suggerisce anche che qualche asteroide talvolta possa manifestare delle caratteristiche di tipo cometario, dando origine alla formazione di una chioma e di una coda quando grossi quantitativi di ghiaccio, messi alla luce da un impatto, rapidamente sublimano. Un fenomeno del genere, cioè di un asteroide che si trasforma periodicamente in cometa è già stato osservato in almeno cinque oggetti.

Questa scoperta supporta la teoria che non solo le comete ma anche gli asteroidi impattando sul nostro pianeta potrebbero avervi portato acqua e composti organici da cui si sono poi sviluppate le prime forme di attività biologica.

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