Nuove misure IVA per l’elettronica di consumo: finalmente un mercato pulito?

Sta per entrare in vigore la legge sulla “Reverse Charge” come contromisura per l’evasione fiscale.

Quali le novità? In ossequio alle direttive Europee, la normativa obbligherà a spostare dal cedente al destinatario gli oneri dell’ IVA, di fatto assoggettando al versamento della medesima l’ultimo anello della catena che è la vendita al dettaglio.
La novità riguarderà al momento cellulari e microprocessori per computer.
In YASHI Italia da sempre attenti a valorizzare la filiera e i servizi ad essa collegati, attendevamo da tempo, segnali in questa direzione: da un lato saranno difficili operazioni di Dumping, dall’altro aumenterà il rischio del magazzino, dovendo l’operatore b2b accollarsi in tempi immediati l’onere dell’IVA anche se il prodotto rimane invenduto. Misure di questo tipo dovrebbero favorire gli operatori seri e chi, come YASHI ha fatto del Built to Order, e del supporto logistico, uno dei valori attorno a cui costruire il proprio sistema d’offerta.
L’evasione apparentemente favorisce il consumatore con il miraggio di prezzo più bassi o condizioni particolari di acquisto, invece genera costi sociali in termini di mancato gettito per l’erario e come ogni altra distorsione del mercato, mette in difficoltà gli operatori seri a favore di chi opera nell’illegalità. Il fenomeno riguarda sia gli utilizzatori finali con la compromissione di garanzie e servizi, che gli operatori, che rischiano sorprese e imprevisti nello svolgimento delle normali attività commerciali.

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