Ubunto Live su chiave USB: Ora si può con LiLi USB Creator


poter disporre della versione “live” di una distribuzione Linux può risultare utile per ottenere un sistema operativo completo che garantisca sul lavoro la possibilità di salvare dati elaborati, documenti, fogli di calcolo, immagini.
Tra i prodotti disponibili che consentono di ottenere un simile risultato LiLi USB Creator permette di disporre di una configurazione in grado di avviare Linux in una V-Box ovvero mentre sta girando il sistema presente sul Pc.

Lanciato LiLi, si apre una colorata interfaccia che si rivela immediatamente semplice da utilizzare.

Selezionata la chiavetta destinataria del Sistema Operativo e individuata dalla classica finestra di selezione l’immagine da caricare, non resta che indicare la quantità di spazio che si vuole destinare a mantenere i dati “persistenti” ovvero quelli che si realizzeranno durante le sessioni di lavoro che utilizzano Remix come OS.

Il File System deve essere FAT32 e questo limita lo spazio attribuibile ai dati persistenti a non più di 4GB.
A questo punto si seleziona l’icona di avvio del processo di configurazione e caricamento dei dati ed il gioco è fatto.

In questa fase è indispensabile una connessione Internet, dal momento che la V.Box deve essere scaricata per poter essere installata sulla chiavetta e consentire di avviare il Linux Remix senza uscire da Windows. L’intero processo di creazione dura circa 45′. Considerando anche il download della ISO nell’arco di un’ora si dispone dalla chiavetta pronta all’uso.

Il Sistema Operativo presente sulla chiavetta può essere avviato in due differenti modalità: live (partendo da PC spento e facendo il boot da USB) o in V-Box (eseguendo il SO in una finestra come una qualsiasi applicazione Win). In entrambe le modalità si utilizzano senza alcun limite le funzionalità che consentono di salvare i dati modificati sulla chiavetta, nello spazio che abbiamo indicato come “persistente”.

Per consentire l’utilizzo corretto di quanto installato è necessario scollegare e ricollegare la chiavetta. In questo modo il file autorun può essere letto direttamente da Windows che, conseguentemente, modifica il menù contestuale associato alla periferica per effettuare l’avvio della V-Box. Se questo menù dovesse mancare, nessun problema: si accede direttamente alla struttura delle cartelle della chiavetta e nella sottocartella X si manda in esecuzione il file Y e che contraddistingue l ‘ applicazione che attiva la V-Box.

Una volta comparsa la GUI (Graphical User Interface) si può procedere al lancio dell’Ubuntu Remix. Tuttavia, è meglio soffermarsi sulla configurazione che verrà associata al Sistema Operativo che stiamo per mandare in esecuzione.

Sulla destra della finestra di avvio sono presenti i dati relativi al Sistema Operativo che è possibile mandare in esecuzione e l’insieme dei device che si possono rendere disponibili (CD/DVD, USB, Cartelle condivise). Il sistema parte associando all’OS 256Mb di RAM, davvero poco per lavorare bene.

Supponendo di avere 1Gb di RAM e associando 512Mb di RAM a Ubuntu Remix la situazione migliora, ma a scapito delle prestazioni di quanto attivo nel “mondo Windows”.

Non è il solo aspetto su cui soffermarsi. Quando si interagisce con l’interfaccia grafica, tastiera e mouse diventano di sua esclusiva proprietà e dobbiamo digitare il tasto posto alla destra della tastiera per “sganciare” i due dispositivi e poterli utilizzare in Windows.

Finalmente si può far partire il Sistema Operativo, che in meno di un minuto è pronto a fare il suo lavoro con tutte le funzionalità del caso e con gli strumenti di base dei sistemi Linux (OpenOffice.org, Firefox, etc.).

Facendo il boot direttamente dalla chiavetta USB il risultato è una versione live ma persistent del OS linux. Decisamente veloce e performante.

Facilmente configurabile la connessione wireless e bluetoth e rapido il download degli aggiornamenti. Nessun problema neppure per scaricare applicazioni e installarle sulla chiavetta.

Questo lo scenario quando si prova l’utilizzo come Live/Persistent sul netbook: il sistema si avvia velocemente e, per configurazione, non richiede alcun parametro di autenticazione. Una volta attivo, riconosce nell’ordine la LAN ethernet e la rete wireless. Senza alcuna fatica si avvia e configura l’interfaccia Bluetooth, che “vede” immediatamente cellulari nelle vicinanze.
Provando poi a cercare gli aggiornamenti – prontamente individuati, scaricati ed installati – si possono scaricare e installare subito applicazioni di uso comune come l’Instant Messaging. Il tutto, continuando a funzionare nel migliore dei modi e con tempi di risposta di buon livello.

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