La Legge Finanziaria per l’anno 2008 obbliga le Pubbliche Amministrazioni centrali con contratti in scadenza ad utilizzare i servizi di “Voce su IP” (VoIP) in luogo dei servizi telefonici tradizionali.
Se il mancato adeguamento alla norma comporta il taglio del 30% delle risorse stanziate per spese di telefonia nell’anno successivo, un adeguamento incontrollato può comportare eccessivi investimenti ed aumenti di spesa.
Infatti, se è vero che la tecnologia VoIP porta risparmi se introdotta con accurate valutazioni e strategie, non possiamo negare che molti fornitori di servizi e apparati telefonici l’hanno interpretata come opportunità per vendere nuovi apparati e servizi che forniscono le stesse prestazioni della tecnologia tradizionale ma che promettono sconti con ritorni sugli investimenti talvolta troppo proiettati nel futuro. In assenza di una precisa strategia, i benefici complessivi possono dunque essere annullati al punto da determinare aggravi di spesa.
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