Pc World premia Vista come delusione del’anno 2007


Arriva da Pc World l’ennesima classifica “in salsa hi-tech” di fine anno, dedicata questa volta a tutto ciò che nel 2007 ha lasciato l’amaro in bocca a quanti si aspettavano novità strabilianti dal settore tecnologico.

NUMERO UNO – La delusione più grande porta la firma del re dei software, Microsoft, che domina l’elenco di Pc World con il suo tanto atteso sistema operativo Vista. Che dire di cinque lunghi anni di lavoro e promesse che infine si sono concretizzate in un prodotto che davvero non convince? Nessun entusiasmo, tutto qua. E forse un po’ di irritazione, anche, quando si realizza che Vista è più lento del suo predecessore XP, rimpianto da molti tra coloro che fiduciosi hanno inizialmente optato per l’upgrade, salvo poi ritrovarsi a fare marcia indietro.

ARGENTO E BRONZO – La seconda posizione della classifica è quindi occupata da quanti hanno ingaggiato la cosiddetta guerra dei formati per l’alta definizione. Tra il susseguirsi degli annunci da parte di chi, di volta in volta, ha dichiarato di aver infine conquistato la supremazia nel settore, nessuno è ancora riuscito a comprendere esattamente per cosa sia meglio spendere dei soldi: Blu-Ray, HD Vmd (Versatile Multilayer Disc) o HD Dvd? Forse è il caso di attendere ancora un po’. A seguire incontriamo poi Facebook, bacchettato per via della vicenda Beacon, ovvero il programma di advertising per così dire indiscreto (in quanto faceva sì che informazioni personali venissero automaticamente condivise all’interno del social network) che all’inizio di novembre era comparso sulle pagine degli utenti, in barba alla privacy e suscitando un fiume di polemiche. Per questo “tradimento” perpetrato in nome della pubblicità, Facebook si è quindi visto appuntare la medaglia di bronzo di Pc World, anche se è vero che in risposta alle proteste degli utenti ha provveduto a modificare il sistema affinché il meccanismo di condivisione di Beacon si attivi solo previa autorizzazione del diretto interessato.

LA SPIA – Che dire poi di Yahoo! e della sua scelta di fornire al governo cinese informazioni su alcuni dei propri utenti considerati dissidenti? Nel corso degli ultimi 5 anni il motore di Sunnyvale ha fatto la spia in almeno 3 circostanze, portando all’arresto dei soggetti in questione. Condotta, questa di Yahoo!, che non è piaciuta proprio a nessuno. E che è apparsa ancora più deprecabile nel momento in cui gli amministratori della società hanno infine ammesso di aver mentito quando, di fronte ai membri del Congresso, hanno dichiarato di non essere a conoscenza del motivo per cui il governo cinese volesse le informazioni richieste. Lo sapevano eccome, e le loro scuse non hanno fatto riguadagnare a Yahoo! i punti persi.

CE N’È PER TUTTI – La classifica tira poi le orecchie a casa Apple sia per la politica dei prezzi attuata per il suo nuovo iPhone, sia per tutti i problemi che affliggevano il nuovo sistema operativo Leopard prima del rilascio dell’update. Non la passano liscia i provider broadband statunitensi che improvvisamente hanno ristretto la banda a quanti utilizzano la propria connessione per scaricare file dai network di condivisione, e nemmeno i 120 governi che – secondo i dati raccolti dagli esperti di sicurezza di McAfee – sarebbero coinvolti attivamente in pratiche di spionaggio e assalti in rete.

SOCIAL NETWORK – Delusione anche per la scarsa fantasia degli amministratori dei milioni di social network presenti online: «Condividere e socializzare è bello, ma siamo sicuri che non ci sia nulla di nuovo da offrire?» si chiedono quelli di Pc World, scommettendo che da qua a un paio d’anni la moda sarà passata e la maggior parte di questi siti non esisterà più.

fote: colombo

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