Software Open source: Dansguardian e Squid per filtrare il traffico web della rete


Come configurare un proxy di filtraggio della navigazione Web basato su due software open source: Dansguardian e Squid.

DansGuardian è un software opensource, molto veloce e scritto in C++, che, accoppiato ad un proxy, viene utilizzato per il filtraggio della navigazione Web.
Gira su tutti i sistemi *nix (Linux, FreeBSD, OpenBSD, NetBSD, Mac OS X, HP-UX e Solaris).

Nella pratica, DansGuardian è un nodo ulteriore: si frappone tra tutti i browser di una rete locale ed il proxy Squid. I browser vengono impostati per utilizzare DansGuardian come proxy di navigazione; questo inoltra, quindi, il traffico tra browser e proxy Squid solo nel caso in cui la richiesta non violi alcuna regola interna imposta dall’amministratore del filtro.

Il filtraggio si attua a livello applicativo HTTP, tramite analisi dell’URL, del dominio, del formato di file delle risorse Web (estensione e descrizione MIME) e del contenuto testuale; per quest’ultimo controllo viene usata la corrispondenza dello stesso a determinati pattern (stringhe e/o espressioni regolari). È presente infine un controllo sui file spediti dai browser al webserver (in POST).

È possibile scaricare dalla rete e far utilizzare direttamente a DansGuardian delle blacklist di URL, domini e pattern da filtrare, aggiornate frequentemente, che annoverano migliaia di risorse considerate pericolose o semplicemente non adatte ad un pubblico non adulto oppure di advertisment online.
Sarà compito di chi amministra tale proxy di abilitare o meno le sue diverse peculiarità ed opzioni. La blacklist “ufficiale” del programma, aggiornata giornalmente, è reperibile su: http://urlblacklist.com/?sec=download. Per il suo utilizzo è richiesta una sottoscrizione mensile od annuale, sebbene essa sia liberamente scaricabile.

Una blacklist attua il concetto di “lasciar passare” solo ciò che non sia contenuto nella blacklist stessa; DansGuardian può tuttavia esser configurato anche con filosofia opposta, ovvero bloccare tutto tranne ciò che viene definito in determinate whitelist.

Se, infine, la vostra filosofia di vita è In medio stat virtus, allora DansGuardian fa anche al caso vostro, in quanto può utilizzare ambo le filosofie assieme!

Vorrei da ultimo precisare che DansGuardian e Squid formano un sistema di proxy trasparente, ovvero non nascondono al webserver destinazione l’esatta origine della connessione, come mostrano di seguito i log del server Apache stesso a fronte di connessioni di prova.

192.168.0.46 – – [30/Jul/2009:17:06:35 +0200] “GET / HTTP/1.1” 200 645 “-” “Opera/9.64 (X11; Linux i686; U; en) Presto/2.1.1”
192.168.0.46 – – [30/Jul/2009:17:12:36 +0200] “GET / HTTP/1.1” 200 645 “-” “Mozilla/5.0 (X11; U; Linux i686; it; rv:1.9.0.12) Gecko/2009072221 Iceweasel/3.0.6 (Debian-3.0.6-1)”

Sottolineo quindi come il compito del sistema di proxy in esame sia quello di filtro dei contenuti, per lo più in ingresso, ciò che ben si distanzia dallo scopo di altri sistemi di proxy quali TOR e Privoxy, che puntano l’accento sulla privacy ed il nascondimento delle tracce di chi naviga.

Per gli esempi pratici che seguono utilizzeremo Squid come proxy di “appoggio” a DansGuardian, ma non ci soffermeremo sulla sua descrizione e lo daremo come prerequisito essenziale; per far sì che la presente mini guida possa comunque essere seguita da tutti, daremo tuttavia a breve le istruzioni minime ed indispensabili per installare Squid di modo che possa esser usato da DansGuardian nella sua configurazione standard. Tratteremo per lo più l’approccio a blacklist.

Come detto più volte, utilizzeremo Squid come proxy di appoggio; DansGuardian è già di default configurato per connettersi a Squid (porta 3128). Squid e DansGuardian verranno per questo articolo installati sul medesimo host, ma, con evidenza, nulla vieta che girino su macchine differenti in rete. Nel caso Squid non fosse già presente, per la sua installazione su Linux Debian / Ubuntu è sufficiente dare il comando:

apt-get install squid

da shell in qualità dell’utente root (sudo apt-get install squid). L’operazione reperirà il programma e le dipendenze dal repository della distribuzione in uso, lo installerà e lo configurerà per ascoltare connessioni di rete alla porta TCP 3128. Per appurare ciò, diamo:

netstat -ap | grep -i squid

tcp 0 0 *:3128 *:* LISTEN 3194/(squid)
udp 0 0 *:icpv2 *:* 3194/(squid)
udp 0 0 *:42833 *:* 3194/(squid)

Nel caso in cui la porta TCP non fosse quella menzionata – probabilmente a causa di una precedente installazione o di esigenze particolari – sarà sufficiente modificare il file di configurazione di DansGuardian per il corretto interfacciamento, come in seguito indicato nella descrizione dello stesso file. Per ulteriori informazioni su Squid si veda la sua documentazione.
Installazione di DansGuardian

Una volta soddisfatti i prerequisiti, al fine di installare il programma in oggetto, DansGuardian, sui sistemi Debian-based utilizziamo il consueto comando (come root):

apt-get install dansguardian

Ad installazione completata si viene avvertiti che è necessario, prima di tutto, modificare il file di configurazione principale (Please edit /etc/dansguardian/dansguardian.conf manually then rerun this script). Per permettere a DansGuardian di partire, dev’esser sicuramente eliminata la riga “UNCONFIGURED – Please remove this line after configuration” dal file /etc/dansguardian/dansguardian.conf.

Una volta terminata la configurazione, della quale parleremo diffusamente a breve, avviamo il servizio:

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OpenOffice.org come FireFox: 100 estensioni per tutte le esigenze

L’Associazione PLIO comunica che le estensioni per la suite libera per ufficio OpenOffice.org sono ormai più di 100, e sono disponibili per il download e l’installazione.Le estensioni aggiungono nuove funzionalità, raccolte di modelli e strumenti linguistici a OpenOffice.org, e quelle più diffuse hanno ormai superato le decine di migliaia di download. L’ultima estensione in ordine di tempo è Sun Presenter Console, in versione beta per OpenOffice.org 3 Beta, che permette all’utente di utilizzare nel modo migliore i due schermi per le presentazioni, e visualizzare sul proprio la slide successiva, le note e la durata della presentazione, senza che il pubblico le veda. Fra pochi giorni sarà disponibile anche l’estensione, sempre per OOo 3 Beta che permette di aprire i documenti in formato PDF e di apportare modifiche al contenuto.

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Ecco OpenOffice.org 3.0


L’Associazione PLIO annuncia OpenOffice.org 3.0, la terza “major release” della suite di produttività open source che in pochi anni è divenuta un temibile concorrente per Microsoft sul mercato italiano, come dimostra la crescita dei download e delle installazioni negli ultimi anni. Quasi a celebrare l’avvenimento, oggi viene doppiato il risultato del 2007 con il superamento dei 3.580.000 download dall’inizio del 2008, ovvero uno ogni 7 secondi.

OpenOffice.org 3.0 è molto più di una semplice applicazione di produttività. Con questa nuova versione, i componenti di base – il word processor, il foglio elettronico, il modulo per le presentazioni, quelli per la grafica business, le formule e la gestione dei database – vengono integrati con le funzionalità delle estensioni, che in alcuni casi offrono novità assolute per il mercato dell’office automation. OpenOffice.org ha scelto un approccio architetturale estremamente modulare, che consente a chiunque di aggiungere nuovi servizi e funzionalità.

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Da VIA un portale dedicato a Linux


VIA Technologies, Inc., Azienda leader nell’ambito delle piattaforme x86 a basso consumo energetico, annuncia il lancio della versione beta di VIA Linux Portal nell’ambito di un’iniziativa mirata ad ampliare la propria collaborazione con la community Open Source.VIA Linux Portal inizialmente offrirà driver grafici per il chipset IGP digital media VIA CN896 per la nuova distribuzione Ubuntu 8.04 LTS. La documentazione e il codice sorgente per questi driver saranno rilasciati nelle prossime settimane ed entro l’anno è prevista anche l’implementazione di forum ufficiali e del bug tracking. VIA Linux Portal seguirà tempistiche in linea con le evoluzioni del kernel e con il rilascio delle nuove release delle principali distribuzioni Linux.

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OpenOffice.org: Un milione di download nel 2008


L’Associazione PLIO annuncia che i download della versione italiana di OpenOffice.org hanno superato il traguardo di un milione di unità in soli 107 giorni – circa tre mesi e mezzo – dall’inizio del 2008, a una media di oltre 9.300 download al giorno. Impressionante il ritmo dall’annuncio di OOo 2.4, visto che in 23 giorni i download sono stati più di 370.000, pari a una media di 16.900 al giorno.

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OpenOffice.org 2.4 nel segno dell’Associazione PLIO

L’Associazione PLIO annuncia OpenOffice.org 2.4, una nuova release della suite che vede l’integrazione degli strumenti linguistici italiani – il dizionario per la correzione ortografica sviluppato da Davide Prina e quello dei sinonimi sviluppato dagli studenti coordinati da Daniela Volta, socia del PLIO – e del filtro per il formato PDF/A sviluppato da Giuseppe Castagno, anch’egli socio del PLIO. Una dimostrazione del ruolo dell’Associazione PLIO e della comunità italiana all’interno di quella internazionale di OpenOffice.org.
E’ stata semplificata la funzionalità di stampa e migliorata la gestione del formato PDF, con l’esportazione in PDF/A (OpenOffice.org è una delle poche applicazioni a offrire questa funzionalità). La font di default adesso è DejaVu, che supporta più lingue e localizzazioni rispetto al precedente BitStream Vera, nell’ambito di una serie di miglioramenti alle localizzazioni per le lingue da Hiligaynon a Quechua. Infine, la versione per Mac utilizza il player QuickTime e il correttore ortografico nativi della piattaforma.

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OpenOffice.org passa alla licenza LGPLv3


L’Associazione PLIO annuncia che la licenza del codice di OpenOffice.org passerà dall’attuale LGPL 2.1 alla nuova LGPLv3 con l’arrivo della beta di OpenOffice 3.0 (nel corso dell’estate 2008), e che il Sun Contributor Agreement (SCA) sostituisce – a partire da oggi – il Joint Copyright Assignment (JCA) che regolava i rapporti tra Sun e gli sviluppatori coinvolti nel progetto [1].
Il passaggio dalla LGPL 2.1 alla LGPLv3 costituisce un’evoluzione naturale per il codice sorgente di OpenOffice.org, che ha scelto sin dall’inizio una licenza scritta dalla Free Software Foundation. In particolare, la nuova licenza offre una migliore protezione per i brevetti sul software, e garantisce nel tempo i diritti degli utenti, che potranno continuare a usare OpenOffice.org liberamente (e gratuitamente) in ogni contesto, sia privato che commerciale.

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