Netgear richiama il prodotto XE103 Powerline Ethernet Adapter

Netgear , fornitore mondiale di soluzioni di rete tecnologicamente avanzate, ha annunciato un richiamo volontario del prodotto XE103 Powerline Ethernet Adapter realizzato per l’Europa ed altri paesi che utilizzano un’alimentazione a 220-240 volt e commercializzato separatamente o all’interno di un kit. Ad oggi sono stati venduti approssimativamente 82.000 prodotti. Unitamente a questo annuncio saranno distribuite le fotografie del prodotto visionabili sul sito di Netgear .
I risultati di alcuni test condotti per Netgear sui prodotti Powerline Ethernet Adapter in questione hanno evidenziato un possibile malfunzionamento di un circuito intergrato del prodotto funzionante con alimentazione a 220-240 volt che potrebbe comportare un’interruzione nel funzionamento del prodotto ed un possibile surriscaldamento dello stesso. Netgear non ha ricevuto alcuna comunicazione di lesioni personali o danni a cose causati da questo possibile malfunzionamento. Tuttavia, al fine di garantire l’integrità e la qualità dei propri prodotti, Netgear ha deciso di procedere con il presente richiamo. I prodotti XE103 Powerline Ethernet Adapter venduti nel Nord America o in altri paesi che utilizzano un’alimentazione a 100-120 volt non sono coinvolti nel presente richiamo. Come ulteriore precauzione, Netgear consiglia di non utilizzare gli stessi in ambienti con alimentazione a 220-240 volt ed a tal fine sta predisponendo l’invio di un nuovo prodotto per gli attuali utilizzatori.

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Orange: difficile diffondere iPhone in Francia

Un articolo del giornale francese Les Echos spiega che Orange si trova davanti a una difficoltà forse imprevista nel portare iPhone in Francia.

Il problema sta nel fatto che per legge l’iPhone non potrebbe essere venduto esclusivamente con un contratto vincolante, ma anche in una versione “libera” e quindi utilizzabile con schede prepagate ed eventualmente anche con un operatore diverso da Orange.
Questo rende quasi impossibile a Orange stipulare un accordo simile a quello che hanno raggiunto O2 e AT&T, dato che non avrebbe la certezza di mantenere legati a sé gli utenti di iPhone per un periodo prefissato.

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