Proposta di legge 2962: incentivare l’utilizzo di punti di accesso pubblici e senza fili per internet

E’ stata firmata dai deputati Michele Scandroglio (PdL), Antonio Palmieri (PdL), Roberto Cassinelli (PdL), Paola Concia (PD) e Vinicio Peluffo (PD), la proposta di legge 2962 che mira ad “incentivare l’utilizzo di punti di accesso pubblici e senza fili per accedere ad internet”. Dalle pagine del proprio blog Roberto Cassinelli, che già in precedenza si era interessato ed aveva fatto proposte (sempre bi-partisan) riguardanti il mondo digitale, spiega che in Italia connettersi al web non è molto semplice ” o si dispone di una “chiavetta” o comunque di altro dispositivo mobile oppure – per fruire di punti di accesso pubblici, anche gratuiti – è necessario sottostare ad una procedura piuttosto macchinosa, che è un grosso freno allo sviluppo ed alla diffusione di postazioni pubbliche di accesso ad internet”.
Il problema principale del non sviluppo della rete Wi-Fi sul nostro territorio lo si deve alla normativa sull’antiterrorismo approvata nel 2005, subito dopo i tragici attentati di Londra.
Infatti sono state introdotte norme di accesso pubbliche al web, come ad esempio dagli internet point, più restrittive. Infatti chi si collega a internet dagli internet point, ad oggi, deve consegnare un documento di identità che viene poi registrato e se necessario reso disponibile alla magistratura per qualsiasi scopo preventivo o di indagine.

La nuova proposta di legge, per venire incontro alle esigenza di sicurezzo dello Stato prevede (come ipotesi da vagliare in sede di discussione) quella di sfruttare il riconoscimento della propria SIM telefonica: “chi tenta di accedere ad internet tramite una rete wireless pubblica viene bloccato da una finestra che richiede l’inserimento del numero di cellulare. Per potere navigare, l’utente sarà obbligato ad inserirlo. In pochi secondi, ed in via del tutto automatica, l’utente riceverà sul proprio telefonino un sms contenente un codice tramite il quale può sbloccare il sistema ed accedere senza problemi alla rete” spiega Cassanelli

“La mia proposta di legge lascia spazio all’eventualità in cui l’utente possa usufruire di una connessione pubblica senza essere affatto identificato. Trattandosi di un argomento molto delicato, però, si delega il Ministro dell’interno a stabilire, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico ed il Ministro della pubblica amministrazione e innovazione, i casi in cui è necessaria l’identificazione dell’utente”, si legge sulle pagine del blog di Cassinelli.

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