Fortinet – pioniere e leader nella fornitura di soluzioni UTM (unified threat management) – ha annunciato le principali dieci minacce rilevate nel mese di Aprile 2008. I ricercatori di Fortinet hanno registrato picchi dell‘attività del malware Trojan Pushdo.EV per quattro domeniche consecutive – dalla fine di febbraio alla fine di marzo – che hanno spinto la variante Pushdo in vetta alla classifica. Pushdo.EV ha totalizzato un impressionante 13,5% di tutta l’attività malware del mese, permettendo alla famiglia dei Trojan nel suo complesso di aggiudicarsi quasi un terzo del totale delle minacce osservate.
sicurezza informatica
Le banche e la sicurezza informatica
Le banche hanno investito ben 6 miliardi di euro per la tecnologia e sicurezza on line: è quanto emerge dal Rapporto sullo “Scenario delle tecnologie in banca” presentato durante il Forum ABI Lab. Secondo quanto riporta il Comunicato Stampa ABI, Associazione Bancaria Italiana, il settore bancario si conferma quello che investe di più in Information and Communication Tecnology (ICT).
Lo studio, realizzato da ABI Lab, il Consorzio per la Ricerca e lo Sviluppo delle Tecnologie per la Banca promosso dall’ABI, descrive dettagliatamente le tendenze tecnologiche, i prodotti più innovativi e gli strumenti più evoluti messi in campo dalle banche per offrire ai propri clienti soluzioni sempre migliori.
Servizi di elaborazione dati, software, hardware e sicurezza informatica, sono alcune delle maggiori voci di investimento in cui le banche credono e hanno creduto fortemente.
Crimini informatici: dal phishing alla pedopornografia tutte le insidie per gli utenti di internet
Il numero di criminali che opera su internet è in costante aumento: il web, per le sue caratteristiche peculiari, è veicolo facilitatore sia per i reati comuni, sia per i crimini tipici dell’ambiente tecnologico.
Cyberterrorismo, furto di dati informatici, deterioramento dei siti internet, accesso e sabotaggio delle infrastrutture critiche sono solo alcuni dei più diffusi computer crimes, mentre termini come malware, virus, spamming diventano giorno dopo giorno presenze costanti della quotidianità.
Nonostante ciò, è ancora la mancanza di conoscenza l’anello più critico della catena, grazie al quale la diffusione dei crimini informatici può crescere in modo esponenziale.
A livello di strumenti normativi, il nostro Paese si è dotato di una legislazione penale sulla criminalità telematica solo a partire dal 1993, con la Legge nr. 547. Ma le caratteristiche globali della rete comportano un necessario ammodernamento e una armonizzazione con le legislazioni internazionali, oltre alla condivisione a livello sopranazionale delle tecniche e degli strumenti investigativi adottati per il contrasto al cybercrime.