Word: Bloccate le vendite negli USA

Ancora problemi per Zio Bill-
Blocco delle vendite di Word e 300 milioni di dollari di penali per Microsoft. Al centro, l’ingiunzione richiesta da un’azienda canadese per la violazione di proprietà intellettuali contenute nel software più diffuso per la videoscrittura. Microsoft ha fatto appello.

Con una ordinanza-choc per il colosso di Seattle, il giudice ha infatti sospeso in via cautelativa la vendita ulteriore negli Usa di Word, il programma di videoscrittura di Microsoft che fa parte del pacchetto Office.
Il blocco è relativo alle versione 2003 e 2007 per Windows, più la 2008 per Mac.

Inoltre, il giudice ha anche stabilito che Microsoft deve pagare circa 300 milioni di dollari in danni e penali alla piccola società canadese i4i che ha avviato l’azione legale.
Si tratta di 200 milioni per violazione di brevetto, 40 milioni per danni, 11,8 milioni per danni post-verdetto e altri 38,8 milioni di interessi. Il totale è di poco superiore ai 290 milioni.

La decisione viene dato che Microsoft non si è attenuta a quanto previsto lo scorso maggio da un tribunale canadese di Toronto, la cui giuria aveva stabilito in maniera inequivocabile non solo che Microsoft fosse colpevole di utilizzare le tecnologie di i4i nel suo Word, ma anche di aver quantificato in 200 milioni il totale da pagare. Adesso, dopo che Microsoft ha fatto melina per alcuni mesi, l’azione legale si è spostata negli Usa e la mazzata è arrivata rapidamente: blocco delle vendite più multa aumentata della metà. La misura cautelativa serve a fermare l’azione di Microsoft per impedire di causare ulteriori danni a i4i, in attesa che arrivi il pronunciamento definitivo del giudice americano.

Al centro della vicenda, c’è un pezzetto di tecnologia che i4i possiede, secondo i giudici canadesi e in prima battuta quelli statunitensi, e che serve per la gestione e lettura dei formati XML utilizzati oggi per tutti i nuovi tipi di file del pacchetto Office: DOCX, XLSX, PPTX. In particolare, ai richiedenti l’ingiunzione appariva necessario bloccare Microsoft soprattutto per quanto riguardava il software che genera due tipi di documenti: DOCX e DOCM (quest’ultimo, sempre un file basato su XML e generato da Word, ma con le macro abilitate).

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