Wikileaks: Cosa pensano gli Americani della politica italiana

Le strette relazioni fra Italia e Russia, il rapporto amichevole con il presidente Putin e con Muhammar Gheddafi, ma anche le “feste selvagge”.

Questo trapela dai documenti segreti Americani.

Silvio Berlusconi fa parlare di sè, definito “incapace e vanitoso” e il suo ruolo in Europa è descritto come quello del “portavoce di Putin”.

Fra i circa 251.000 documenti che il WikiLeaks ha messo in Rete domenica trovano ampio spazio anche l’Italia e Silvio Berlusconi che, si legge, “suscita a Washington sfiducia profonda”.

In merito ai rapporti con la Russia, il segretario di Stato americano Hillary Clinton ha chiesto informazioni sul legame fra Berlusconi e Putin, in particolare su possibili “investimenti personali” che avrebbero potuto influire sulla relazione fra i due Paesi e sulle rispettive politiche estere ed economiche.

Il ministro italiano definisce oltretutto il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad una persona di cui non ci si può fidare. Cina e India sarebbero inoltre “paesi critici per adottare misure che potrebbero influenzare il governo iraniano senza ferire la popolazione” e, sempre secondo Frattini, sarebbe necessario “inserire Arabia Saudita, Turchia, Brasile, Venezuela ed Egitto nelle conversazioni”. Nel corso del dialogo, il segretario alla Difesa americano Robert Gates sconsiglia a Frattini di ricevere in Italia un importante parlamentare iraniano. Il ministro degli Esteri italiano ha anche “proposto un incontro informale fra i paesi mediorientali per parlare della questione iraniana”, cosa su cui “il segretario di Stato Hillary Clinton è d’accordo”.

La reazione di Berlusconi: “Mi sono fatto una risata”

Non mi sembra nulla di travolgente”. E’ il commento del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, secondo cui il problema è “rilevare che il sistema di relazioni diplomatiche dopo questa vicenda cambierà”. Nel merito, “ci si butta sull’ovvio, sul banale.

Lascia un commento