Abrams Tank: Una delle armi più micidiali a terra


recentemente ho visto un documentario su come l’esercito Americano “rigenerasse” l’arma terrestre più micidiale mai costruita, M1 Abrams.
L’M1 Abrams è un carro armato della nuova generazione di MBT (Main Battle Tank), ha avuto un ruolo attivo durante le operazioni Desert Storm e Iraqi Freedom. Dotato in origine di cannone da 105mm M68 (l’inglese L7), ha poi ricevuto l’M256 da 120mm (il Rheinmetall del Leopard 2), cannone a canna liscia, molto più potente, come anche le munizioni autostabilizzanti con nocciolo di uranio impoverito (DU). Caratteristica la motorizzazione turbogas a benzina da 1500 hp, l’unica realizzazione occidentale di questo tipo, con pro e contro rispetto al turbodiesel. Oltre 7000 prodotti per il solo US Army/ANG/Riserve, altri esportati in Egitto, Arabia saudita e Kuwait. Oltre 8.800 M1 e M1A1 sono stati prodotti al costo di $2.350.000/$4.300.000 per unità, a seconda delle varianti.

Introdotto nel 1981, l’M1 Abrams è stato uno dei primi carri dotati di alta tecnologia; ad esempio è dotato di sensori che, una volta individuato un bersaglio, possono comunicare l’obiettivo e farlo colpire da un altro carro nelle vicinanze.


La produzione dei carri armati M1A1 per l’esercito degli Stati Uniti è terminata. Oltre 8.800 carri armati M1 e M1A1 sono stati prodotti per l’Esercito, il corpo dei Marines statunitensi, per gli eserciti di Egitto, Arabia Saudita e Kuwait. Attualmente sono schierate tre versioni dell’Abrams: il modello originale M1, che risale ai primi anni ottanta e due versioni più moderne, chiamate M1A1 e M1A2. L’M1A1, prodotto dal 1985 al 1993, dopo vari test comparativi ha sostituito il cannone principale da 105mm a canna rigata dell’M1 con uno da 120mm a canna liscia con proiettile autostabilizzante, oltre ad apportare molti altri miglioramenti al vecchio modello. Il più moderno M1A2 comprende ulteriori miglioramenti soprattutto a livello di comando e controllo.

Un programma di ammodernamento, ormai completato, porterà ad equipaggiare tutti gli M1A1 con una corazzatura di uranio impoverito incorporata in acciaio (questa versione si chiama M1A1HA, HA per Heavy Armor), che porterà il peso totale dell’Abrams a 65 tonnellate, ma aumentando di molto la sua resistenza; infatti questa corazza consentirà una resistenza paragonabile a 590mm di acciaio omogeneo sul frontale dello scafo contro proiettili a energia cinetica (KE) e di 800mm contro proiettili a energia chimica (CE), mentre la torretta avrà una resistenza pari a 680mm d’acciaio contro i proiettili KE e 1320mm contro quelli CE.

L’Abrams è protetto da una corazza Chobham, un’evoluzione della corazza inglese “Burlington”. La Chobham è una corazza composita, costituita da numerosi strati di acciaio, ceramica, polimeri plastici e kevlar. Il carburante e le munizioni sono stoccate in compartimenti dotati di pannelli anti-esplosione, per proteggere l’equipaggio nel caso in cui il carro fosse danneggiato. Lo strato di kevlar protegge gli occupanti del carro dalle schegge. A partire dal 1987, gli Abrams sono stati dotati di corazze Chobham che incorporavano anche uranio impoverito. In aggiunta alla corazza di uranio impoverito, alcuni Abrams sono stati equipaggiati anche con un dispositivo di contromisure antimissile, che impedisce il funzionamento dei missili a guida SACLOS, radio-guidati, filo-guidati (come i missili AT-3, A-4, AT-5, AT-6), e dei missili a guida termica e infrarossa.

Armamento principale

Cannone M68A1 a canna rigata

Questo era il cannone originario dell’Abrams e sparava una gran varietà di proiettili, come i proiettili HEAT, ad alto potenziale, al fosforo bianco e altri colpi anti-uomo. L’M68A1 era una versione sotto licenza dell’L7 britannico. Nonostante fosse un cannone largamente utilizzato dalle forze NATO, ci voleva un cannone con una gittata utile di più di 3 km, per contrastare le nuove corazzature sovietiche. Così si preferì aumentare il calibro dell’arma e passare all M256.

Cannone M256 a canna liscia

Questo cannone è l’armamento principale dell’M1A1 e dell’M1A2. L’M256A1 è una variante del Rheinmetall L/44 da 120 mm, in dotazione al Leopard 2. Il munizionamento principale per quest’arma è costituito dai proiettili APFSDS M829A2, sviluppati per combattere i T-55 e i T-54 sovietici, che possono penetrare 670 mm d’acciaio inclinato di 60° a 2000 m, e i proiettili M830 a carica cava. Di recente è stato sviluppato anche il proiettile M1028 antiuomo, che una volta sparato rilascia le sue 1098 sfere d’acciaio con un raggio letale di 600 m.

Armamento secondario

Una mitragliatrice M2 .50 sulla postazione del comandante. Sull’M1 e sull’M1A1 e dotata di mirino 3x ed è denominata CWS (Commander’s Weapon Station); sull’M1A2 e sull’M1A2 SEP è invece montata in modo tale che il comandante non si debba esporre per usarla.
Una mitragliatrice M240 7,62 mm sulla postazione del servente al pezzo. Anche queste postazioni sono state protette con piastre d’acciaio in Iraq.
Un’altra M240 coassiale che è manovrata con lo stesso sistema di controllo fuoco usato per il cannone.

La torretta è anche equipaggiata con due coppie di lanciagranate fumogene, che sono in grado di creare una cortina impenetrabile sia alle ottiche convenzionali sia a quelle termiche. Un altro generatore di fumo è montato vicino al motore e può essere azionato dal guidatore.

Consumo

L’Abrams M1 fa 1 km con circa 4.5 litri di carburante, quindi 450 litri per 100 km mentre in media altri carri consumano 200-300 litri per 100 km; il suo motore è soprannominato “gas guzzler”, tracannatore di benzina. Durante la Prima Guerra del Golfo qualche carro è dovuto rientrare in riserva senza aver superato i 90 km dalla base: mentre un carro con motore tradizionale può stare fermo con il motore al minimo, il motore a turbina gira sempre allo stesso regime e pertanto consuma abbastanza carburante anche da fermo (durante gli appostamenti). In effetti per questo tipo di motori avrebbe più senso considerare l’autonomia in ore piuttosto che a chilometri.

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