Ma il velivolo stealth che fine ha fatto?

Ma che fine ha fatto il “mitico” aereo invisibile ai radar?

È detto velivolo stealth (dall’inglese, “furtivo”) o invisibile al radar, un aeroplano realizzato con tecnologie che lo rendono impercettibile ai radar o altri dispositivi di localizzazione.
L’uso di tecnologie stealth, applicato innanzitutto e con più successo agli aerei, è anche diffuso come concetto costruttivo di hovercraft, unità navali, elicotteri.

L’aereo invisibile è andato in pensione, Il Pentagono infatti, deciso di ritirare dopo 27 anni di carriera il Nighthawk, il primissimo aereo stealth “conosciuto”.

Ma come si ottiene la tecnologia stealth?

La tecnologia Stealth viene raggiunta utilizzando una complessa filosofia del disegno che serve a ridurre la capacità dei sensori del nemico per rilevare, inseguire, o attaccare l’aereo stealth. Questa filosofia prende in considerazione anche il calore, rumore, e altre emissioni (radar, radio) dell’aeromobile, dal momento che possono servire per localizzarlo.

L’invisibilità radar viene raggiunta tramite l’utilizzo di particolari geometrie (ad esempio nel F-117 con il sistematico utilizzo di angoli a 120°, si evitano gli angoli a 90° e le superfici tonde che sono riflettenti, si evitano gli impennaggi di coda); al rivestimento dell’aeromobile con particolari vernici con la capacità di assorbire le onde elettromagnetiche, sia radio che luminose (vedi la capacità della vernice del SR-71 di assorbire la luce di un proiettore laser).

L’invisibilità sonica e la minore visibilità all’infrarosso si avvale dell’utilizzo di motori con tecnologie più silenziose che producono meno calore e che refrigerano il flusso d’aria in uscita (si evitano i post-bruciatori, si utilizza la propulsione supercruise come nel F-22 Raptor).

L’invisibilità al visibile (oltre al radar) è molto più complicata, ed è attualmente investigata in aeromobili sperimentali come il “Boeing Bird of Prey” americano, di colore bianco, con proiettori di luce e telecamere che li rendono capaci di non essere rilevati anche di giorno (specialmente se in volo tra le nuvole). Questo nuovo aereo ha recuperato i vecchi comandi idraulici ed ha superfici alari comandate da cavi e molle, visto che i comandi fly-by-wire possono essere gravemente danneggiati da un eventuale missile antiaereo dotato di testata EMP.

Limitazioni degli stealth

In realtà nessun velivolo è totalmente invisibile al radar, gli aeromobili stealth sono rilevabili dai radar convenzionali a distanze minori rispetto a quelli normali, rendendo il rilevamento meno tempestivo ed impedendo un’adeguata risposta, che inoltre diventa inefficace perché è difficile fare il “tracking” (inseguimento del bersaglio), ed i radar dei missili anti-aerei hanno grossi problemi nel agganciare il bersaglio, rimanendo facilmente confusi da chaff, flare e dalle decoy (civette elettroniche). Si calcola che rispetto ad un aereo normale, uno stealth abbia soltanto un 15% di possibilità di essere attaccato, e che la possibilità di abbattimento sia minore.

Tecnologie per evitare il rilevamento

Nella pratica l’invisibilità degli aerei alle difese nemiche non può essere limitata alla segnatura radar, ma si estende anche alla segnatura termica (principalmente data dagli scarichi dei motori) ed alle emissioni elettroniche (provenienti dal radar di bordo ecc.), nonché alla visibilità ottica del velivolo.

Segnatura radar

La segnatura radar è data da vari fattori alcuni dei quali, il coefficiente di riflessione e la distanza dal radar, sono variamente influenzabili; se per la distanza dal radar l’unico intervento possibile è in fase di pianificazione della missione, posto che si conoscano le varie sorgenti radar nemiche, per quel che riguarda il coefficiente di riflessione (RCS- Radar Cross Section) si sono trovate differenti soluzioni.

I russi, che in passato hanno portato avanti alcuni studi e progetti per aerei invisibili, sembra stiano seguendo anche soluzioni alternative. Fra queste, era in via di realizzazione un aereo che produce una nube di plasma lungo la superficie dell’aereo, in grado di mantenerlo invisibile ai radar.

Traccia infrarosso

La traccia infrarosso di un aereo è data per la maggior parte dal calore dei motori, che in caso di impiego di postcombustione diventa particolarmente marcata. Negli aerei, come negli elicotteri, l’unico modo per diminuire fortemente la traccia IR consiste nello schermare gli ugelli di scarico dei motori, in modo da raffreddare i fumi espulsi.

Altre soluzioni complementari consistono nel rinunciare completamente alla postcombustione, o di limitarne l’uso, dando all’aereo la capacità di volare sopra Mach 1 senza ricorrere al postbruciatore (supercruise), come il caso dell’F/A-22 Raptor.

Emissioni elettroniche

Le emissioni elettroniche di un aeroplano (in particolare quelle del radar) sono facilmente rilevabili da sensori quali i radar passivi. Per evitare questo problema gli aerei fanno ricorso ad un abbondante uso di sensori passivi (quali i sensori infrarosso), potendo così volare in “silenzio elettronico”, cioè a radar spento.

Visibilità e silenziosità

Visibilità e silenziosità di un velivolo sono caratteristiche secondarie quando opera ad alta quota, ma assumono notevole importanza per tutti quegli aerei che devono volare a quote medie o basse e che effettuano lunghi sorvoli di una stessa area (come per esempio il RQ-1A Predator in una missione di ricognizione).
Mentre aerei dedicati prevalentemente al volo notturno (F-117, B-2) vengono dipinti di nero, i velivoli teleguidati UAV adottano livree dette mono-grigio, con insegne a bassa visibilità.
Gli UAV vengono generalmente dotati di motori ad elica spingente. Questa soluzione non è però necessariamente la meno rumorosa: l’elica spingente o push potrebbe, ricevendo aria turbolenta dalla fusoliera e/o dall’ala, produrre molto più rumore che se fosse montata traente o tractor. È presumibile che la scelta di utilizzare eliche spingenti sia funzionale alla necessità di mantenere campo libero ai sensori posti nella parte anteriore della fusoliera.

Problemi degli aerei stealth

La principale limitazione all’impiego di aerei stealth sta nel costo: il B-2, l’aereo dove sono meglio riunite tutte le tecnologie stealth, ha un costo unitario di 2,1 miliardi di dollari, cosa che ne ha limitato la produzione a soli 21 esemplari (prototipi inclusi).
Sempre riguardo ai costi, bisogna considerare che anche quelli di manutenzione sono molto alti, essendo necessari periodici controlli delle verniciature e dello stato effettivo dell’invisibilità. Gli schermi agli ugelli di scarico, inoltre, vanno cambiati frequentemente.

Un altro problema è quello della reale efficacia delle tecnologie stealth: gli aerei invisibili ai radar lo sono sempre fino ad un certo punto, tutti gli aerei possono essere individuati mediante appositi accorgimenti; sia la Russia che l’Australia hanno annunciato di aver sviluppato tecniche che permettono di individuare la turbolenza prodotta dall’aereo, mentre è noto [senza fonte] che un radar sperimentale a ionosfera francese (in grado di oltrepassare il limite dell’orizzonte grazie al rimbalzo delle onde sulla ionosfera) è riuscito a seguire tutti i viaggi dei B-2 dagli Stati Uniti verso il Kosovo, durante l’Operazione Allied Force.
Sono inoltre stati messi a punto speciali algoritmi che seguendo la traiettoria di caduta di una grossa bomba riescono ad individuare la traiettoria dell’aereo che l’ha sganciata. È ben conosciuta una fase di vulnerabilità nell’F-117, quella in cui l’aereo apre la stiva per lasciar cadere le bombe: i portelli aperti hanno una RCS (Radar Cross Section) piuttosto significativa, e la traiettoria del velivolo è (come riportato sopra) prevedibile mediante appositi algoritmi e comunque tendenzialmente lineare (caratteristica dell’impiego di bombe a guida laser). Infine l’F-117, a causa dell’aerodinamica particolare, ha una capacità di effettuare “strappi” per sfuggire ad eventuali minacce molto limitata.
A causa di questi motivi un F-117 è stato abbattuto durante la Guerra del Kosovo il 27 marzo 1999. La maggior parte dei bombardieri stealth derivano dall’aereo tedesco della seconda guerra mondiale Horten Ho 229, che aveva una conformazione totalmente diversa dagli aerei di quel periodo. Da quel progetto derivarono i primi aerei americani con tecnologia stealth.

Fonte wikipedia.

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