Secondo quanto emerge da alcuni dati rilasciati da Kroll Ontrack – azienda leader nell’offerta di soluzioni e servizi di recupero dati, cancellazione sicura dei dati e computer forensics – e avvalorati dal National Oceanic e Atmospheric Association (NOAA), le richieste di recupero dati sono aumentate in media del +12% rispetto al trimestre precedente.
In particolare nel terzo trimestre 2009 si è assistito a un incremento significativo: +14% (rispetto al trimestre precedente). I dati per il 2010 non sono ancora disponibili, ma secondo il NOAA quest’anno la temperatura media globale, da gennaio a giugno, è stata la più alta degli ultimi 130 anni!
Le cause principali della perdita di dati sono legate principalmente a lacune nei processi IT, temporali estivi, inondazioni, uragani, blackout e interruzioni dell’alimentazione causati dal calore eccessivo generato dall’utilizzo di energia elettrica e aria condizionata. Ad esempio Kroll Ontrack ha recentemente ricevuto diversi server da un’azienda il cui data center – che ospitava centinaia di server virtuali con i dati di migliaia di clienti – era stato inondato dal vicino fiume in piena, distruggendo decine di server e dischi rigidi.
“Certo non sempre gli eventi naturali come le alluvioni sono prevedibili, ma a volte basta davvero poco per prevenire la perdita dei dati” – commenta Paolo Salin, Country Director di Kroll Ontrack Italia. “Regolare la temperatura e di conseguenza i sistemi di controllo di umidità, posizionare l’hard drive possibilmente in un luogo fresco e asciutto; ricordarsi fare back-up periodici dei dati e di spegnere sempre il proprio PC dopo l’utilizzo o prima di partire per le vacanze sono regole semplici, che assicurano consumatori e aziende contro laperdita del loro patrimonio di dati a causa delle elevate temperature estive.”