Microsoft: la crisi

Anche Microsoft come si prevedeva si è aggiunta al coro delle trimestrali negative annunciando una pessima chiusura del secondo trimestre, in cui ha riportato utili in calo del’11 per cento, che arrivano a 4,17 miliardi di dollari (contro 4,71 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente) su un fatturato che aumenta leggermente (più 1,5 per cento) facendo registrare 16,63 miliardi.
L’utile per azione è scivolato a 47 cent, un risultato inferiore alla stima degli analisti che scommettevano su almeno 50 cent.
Anche le vendite non hanno raggiunto le previsioni stimate.

Dopo l’annuncio il titolo ha perso subito l’8,9 per cento.  Immediate le contromosse di Redmond, che come si prevedeva ha annunciato tagli alle spese e al personale.
I tagli alla forza lavoro sono inferiori ai 15mila licenziamenti di cui si era parlato a dicembre, ma comunque il colosso del software prevede di lasciare a casa almeno 5mila persone nei prossimi 18 mesi, in tutto il mondo.

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